CORRIERE ROMAGNA
PREMIAZIONE CONCORSO AIPi

«Di solito – spiega Bucci – soprattutto all’estero attraverso questo tipo di concorsi si individua il progetto da eseguire per recuperare fabbricati, aree o altre strutture dismesse: da noi non sempre è così. Lo sappiamo bene quanto è difficile vedere realizzate queste cose, perciò il nostro è stato più un lavoro di ricerca che può diventare disponibile per situazioni analoghe»

 

«La nostra proposta – spiega Bucci – ridisegna spazi contenuti, come le stanze, e li organizza come una città: con zone comuni e piazze a raffigurare il luogo pubblico di scambio e aggregazione, con vuoti lasciati per i progetti dei fruitori in modo da rendere il tutto più vicino al proprio ideale di casa, con unità alloggio private dove raccogliersi, dotate di giardino, con una sala teatro, la cui copertura diventa orto comune. Insomma un progetto che allarga gli orizzonti di competenza degli architetti rendendoli collaboratori preziosi e protagonisti nella questione sociale, nella qualità del vivere, nella sana aggregazio, e gestione del verde e dello svago»